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Il canelé: il piccolo tesoro di Bordeaux che ti conquista al primo morso

  • Visitare Bordeaux
  • 3 mai
  • 2 min de lecture

Dernière mise à jour : 9 mai

​Un’origine misteriosa e affascinante

Le origini del canelé sono avvolte nel mistero, ma la storia più accreditata ci riporta al XVIII secolo, in un convento nei pressi del porto di Bordeaux.

Le ingegnose suore trovarono un modo creativo per utilizzare i tuorli d’uovo avanzati dal processo di chiarificazione del vino – detto collage – in cui si impiegavano solo gli albumi.

Così nacque l’impasto base del canelé, arricchito con farina, latte, zucchero, rum e vaniglia.

Il nome stesso "canelé" deriva dal termine guascone canelat, che significa “piccolo canale”, in riferimento alle scanalature degli stampi in rame in cui ancora oggi si cuociono.


Un dolce che racconta il passato di Bordeaux

Nel Settecento, Bordeaux era il secondo porto più importante al mondo dopo Londra. Da qui passavano merci provenienti da ogni angolo dell’impero coloniale: il rum delle Antille e la vaniglia del Madagascar finirono presto nell’impasto del canelé, conferendogli il suo aroma inconfondibile.

Dopo la chiusura dei conventi durante la Rivoluzione Francese, la ricetta rischiò di andare perduta. Ma il canelé tornò alla ribalta nel XX secolo, grazie ai maestri pasticceri della città.

Dal 1985 è protetto dalla Confrérie du Canelé de Bordeaux,

che ne custodisce la tradizione.

Oggi potete gustare i migliori canelés proprio a Bordeaux – magari durante la nostra visita guidata in italiano, pensata per farvi scoprire la città con tutti e cinque i sensi.



I segreti per un canelé perfetto

Ecco qualche regola d’oro per prepararlo come si deve:

  • Il rum è fondamentale: dona aroma e aiuta la fermentazione dell’impasto.

  • Il latte va aggiunto solo da freddo, altrimenti l’alcol evapora.

  • L’impasto deve riposare a lungo: serve tempo per sviluppare la giusta consistenza e farlo crescere bene in forno.

  • Gli stampi vanno imburrati con cura, così da ottenere la tipica crosta scura e caramellata.

  • La cottura è doppia: 15 minuti a 275°C, poi 35 minuti a 200°C per un equilibrio perfetto tra croccantezza e morbidezza.

Il canelé dà il meglio di sé quando è appena tiepido: la crosta croccante racchiude un cuore tenero e profumato, in un gioco di contrasti che conquista chiunque lo assaggi.

Vi aspettiamo per scoprirlo insieme nella nostra visita a piedi, passo dopo passo, boccone dopo boccone! 


A presto, a Bordeaux !❤️🍷

Photos: © The French Patissier

 
 
 

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